Gorizia

A Gorizia si respira l’atmosfera sospesa tipica di una città di confine: nella piazza Transalpina, fino al 2004 fisicamente divisa da un muro, si passeggia con un piede in Italia e uno in Slovenia. Grazie alla sua particolare posizione geografica, Gorizia è sempre stata influenzata culturalmente dall’incrocio tra diverse civiltà: quella latina, quella slava e quella germanica. Posta al confine orientale, ha sempre giocato un ruolo centrale nella Mitteleuropa. Oggi le sue strade, la sua architettura e i suoi parchi testimoniano la grande storia di questa città.

Il castello medioevale è il cuore e il simbolo della città: da qui la vista spazia sulle dolci distese di colli e su tutta Gorizia, dove convivono in modo armonioso architetture medievali, barocche e ottocentesche. La borghesia asburgica amava passeggiare tra le vie del centro, non a caso la città veniva chiamata “Nizza asburgica”.

Fra i molti palazzi storici emergono Palazzo della Torre, Palazzo Attems Petzenstein e Palazzo Werdenberg, sede della Biblioteca Statale Isontina. La storia della comunità ebraica di Gorizia è raccontata invece nel Museo Sinagoga Gerusalemme sull’Isonzo di via Ascoli.

Tra parchi incantevoli, come il Parco Piuma sul fiume Isonzo, il Parco del Palazzo Coronini Cronberg (con alberi di tutto il mondo) e il Giardino Viatori, molto spazio ha anche la cultura: tanti i musei da visitare, anche particolari e curiosi, come i Musei Provinciali con il Museo della moda e delle arti applicate, il Museo della Grande Guerra e la Collezione Archeologica, Il Museo del Medioevo Goriziano all’interno del castello.

Sulle alture della città, in località Oslavia, si trova l’imponente Ossario di Oslavia, che raccoglie le spoglie di soldati italiani ed austro-ungarici caduti durante la Prima Guerra Mondiale.