Questa è la storia straordinaria di un piccolo paesino della Carnia, Illegio, incastonato tra le montagne tra paesaggio alpino e vestigia medievali.
L’illuminazione e la visione di un religioso crea un contesto meraviglioso dove ogni anno prende vita una mostra a tema, per l’appunto quest’anno “Nulla è perduto”, dedicato alla bellezza scomparsa e riapparsa di straordinari capolavori della storia dell’arte.
Il titolo è forte ed evocativo e proprio in questo anno, dove tutte le certezze vacillano all’ombra della pandemia da Covid-19, diffonde un messaggio di speranza.
La mostra porta in luce opere che non è più possibile vedere al mondo perchè distrutte, trafugate o, infine, irrimediabilmente perdute. Grazie all’organizzazione Factum Arte e all’impegno di storici, artisti, restauratori ed esperti di software 3D, sarà possibile nuovamente ammirare e toccare con mano 7 opere importantissime e meravigliose come Concerto a tre, di Johannes Vermeer (rubato all’Isabella Stewart-Gardner Museum di Boston nel 1990), La Torre dei cavalli azzurri, di Franz Marc (sequestrato dal criminale nazista Hermann Göring, e scomparso nel 1945), Myrto, realizzato da Tamara de Lempicka come suo autoritratto alla fine degli anni Venti, nella Parigi in cui si era trasferita dalla nativa San Pietroburgo (poi custodito in una villa parigina dove si presume sia stato rubato dai nazisti nel 1943), Vaso con cinque girasoli, di Vincent Van Gogh, distrutto nel bombardamento di Ashya, nei pressi di Osaka in Giappone, contemporaneamente allo sganciamento della bomba atomica su Hiroshima, Medicina, dipinta da Gustav Klimt per il soffitto dell’Università di Vienna e bruciata nel 1945 dai nazisti ormai sconfitti nello Schloss Immendorf in Austria (e ad Illegio l’opera miracolosamente rimaterializzata sarà appunto visibile a soffitto), Ninfee, di Claude Monet, carbonizzato in un incendio divampato al MoMa di New York nel 1958, Ritratto di Sir Winston Churchill, opera realizzata nel 1954 da Graham Sutherland, ma fatta distruggere da Lady Clementine Churchill un anno dopo.
Molto altro attende e sorprenderà i visitatori di questa particolare mostra tra cui un Caravaggio, alcune vetrate della Cattedrale di Chartres rimaterializzate nel laboratorio di San Bellino di Rovigo e alcune sculture lignee di Domenico da Tolmezzo, trafugate e ritrovate sul mercato antiquario tedesco.